Come ricaricare un laser a CO2
Il laser a CO2 è una delle tecnologie più utilizzate industrialmente. È flessibile e potente e per questo è installato su un gran numero di macchine industriali, impiegate nei settori più disparati. La robustezza delle sorgenti laser CO2 è ormai ben nota: una macchina di questo tipo assicura migliaia di ore di lavorazioni di alta qualità.
Tuttavia anche questo tipo di laser ha bisogno di interventi di manutenzione periodici. Il suo punto debole è rappresentato dalla lenta ma inesorabile perdita di potenza.
La perdita di gas, il punto debole dei laser a CO2
L’eccessiva perdita di gas ha delle conseguenze a livello dell’output del laser. Spesso la sorgente laser perde potenza durante la lavorazione, o la potenza complessiva si abbassa improvvisamente. Questo fenomeno comporta un abbassarsi della qualità delle lavorazioni cioè un venire meno di una delle principali caratteristiche del laser CO2 ovvero l’alta qualità delle lavorazioni, dovuta alla stabilità del raggio laser. Quando questo avviene è necessario sottoporre il laser a operazioni di manutenzione.
La manutenzione dei laser CO2
La manutenzione può essere svolta dalla ditta produttrice oppure da una ditta specializzata in questo tipo di operazioni. Generalmente le operazioni di manutenzione prevedono lo smontaggio della macchina e la ricarica del tubo di gas. Molte ditte specializzate offrono questo tipo di servizio, che spesso include anche la pulizia e il riallineamento delle ottiche e di altre componenti della sorgente laser.
Queste operazioni, anche se svolte da professionisti, espongono però la sorgente laser al rischio di infiltrazioni di polvere o di altri corpi estranei microscopici. Queste intrusioni possono compromettere la qualità del raggio laser e quindi il buon funzionamento della macchina. Le operazioni di spostamento verso la sede della riparazione, inoltre, espongono la macchina al rischio di danneggiamenti accidentali.
Senza contare che qualsiasi operazione di questo tipo richiede una sospensione della produzione che può andare da qualche giorno a qualche settimana.
I vantaggi della tecnologia Self-Refilling di El.En.: Never Ending Power
Proprio per risolvere questi inconvenienti, il reparto ricerca e sviluppo di El.En., ha sviluppato un’innovativa tecnologia: il Self-Refilling. Grazie alla tecnologia Self-Refilling, le operazioni di ricarica del gas possono essere eseguite dall’azienda che usa la sorgente.
ll sistema è basato su di una bombola di gas CO2 usa e getta. Nella struttura della sorgente laser è realizzato un alloggiamento per la bombola, protetto da un coperchio. Quando è il momento di ricaricare la sorgente laser, è sufficiente aprire il coperchio, estrarre la bombola di gas esausta e sostituirla con la bombola di gas nuova. In questo modo la sorgente laser avrà sempre la massima potenza e la qualità delle lavorazioni sarà garantita. Tale operazione può essere svolta manualmente senza l’intervento dell’azienda produttrice della sorgente laser.
La possibilità di ricaricare autonomamente la sorgente laser CO2 porta con sé numerosi vantaggi. Eccone alcuni:
- la sospensione delle operazioni di produzione è ridotta a qualche minuto
- le parti cruciali delle sorgenti laser, come le ottiche ad esempio, restano sigillate
- si riduce la possibilità dell’intrusione di corpi estranei e polveri microscopiche
- si riduce la possibilità di danneggiamenti dovuti al trasporto
In questo modo il risparmio di risorse è notevole e la sorgente laser è sempre al massimo della potenza e dell’efficienza.
La serie di sorgenti laser CO2 Blade RF Self-Refilling sono dotate di questa tecnologia. Queste sorgenti hanno un design compatto e diverse opzioni di potenza e possono eseguire lavorazioni su un’ampia gamma di materiali. Esplora la nostra gamma di laser CO2 ricaricabili e scopri il vasto numero di applicazioni disponibili.