Perforazione laser del packaging plastico
Il packaging flessibile è qualsiasi packaging che può modificare facilmente la sua forma. Questo tipo di imballaggi sono ovunque intorno a noi. Siamo pronti a scommettere che se girate la testa incontrerete almeno un esempio di imballaggio fatto in materiale flessibile.
Gli imballaggi flessibili hanno conquistato il mercato degli imballaggi ormai da diversi decenni. Gli imballaggi flessibili consentono di risparmiare materiale, perché la loro forma flessibile gli permette di adattarsi alla forma dell’oggetto.
Ma il loro successo è sicuramente dovuto alle loro caratteristiche funzionali. Se le funzioni principali del packaging sono in primo luogo proteggere e conservare i prodotti e in secondo luogo facilitarne la vendita, i packaging in materiale flessibile le svolgono in maniera ottimale. Non solo proteggono il prodotto dagli agenti esterni, ma possono essere facilmente lavorati in modo da dar loro la forma che meglio si presta a esaltare le caratteristiche del prodotto o a proteggerlo al meglio.
Da qui deriva la grande varietà di forme e configurazioni come ad esempio:
- sacche stand up tipo doypack
- buste in plastica termosaldate
- buste per campioni di prodotto a fini promozionali
- bobine di film plastico prestampato
Imballaggi di questo tipo sono utilizzati in diversi settori industriali. L’industria alimentare ne fa largo uso. I packaging flessibili garantiscono ai delicati prodotti di quest’industria ottimale equilibrio tra leggerezza, protezione, igiene e caratteristiche funzionali e commerciali. Ma anche l’industria dei cosmetici, dei prodotti sanitari e dei detergenti ne fanno un largo uso.
I materiali con cui si fabbricano questi elementi sono riconducibili a 3 famiglie fondamentali:
- pellicola plastica: polietilene e polipropilene sono i principali polimeri termoplastici utilizzati, garantiscono un elevato potere isolante
- foglio di alluminio: i fogli di alluminio sono utilizzati quando si richiede un’elevata protezione dalla luce o dagli sbalzi termici
- poliaccoppiati: sono creati mettendo insieme materiali delle due famiglie precedenti per ottenere i vantaggi di entrambi i materiali
La perforazione laser per il packaging flessibile
Come abbiamo accennato, il packaging flessibile ha trovato larghissimo utilizzo soprattutto in ambito alimentare. Con l’aumento delle persone che vivono in città, lavorano e hanno poco tempo per cucinare è aumentata la richiesta di cibi freschi pronti da cucinare.
Le verdure sono uno dei prodotti che utilizzano di più questo tipo di imballaggi. Nel reparto dei prodotti freschi dei supermercati le verdure imbustate sono ormai la normalità, e una soluzione comoda per chi vuole mangiare le verdure ma non ha tempo da dedicare alle attività di preparazione.
In questo caso la sfida dei produttori non è solo adottare imballaggi sostenibili ma anche massimizzare la shelf life del prodotto.
Dopo essere stati raccolti gli alimenti freschi vanno incontro a una serie di trasformazioni biologiche che si manifestano con rilascio di gas, vapore acqueo e sostanze chimiche all’interno della busta in cui è contenuto il prodotto. Il risultato è all’interno della busta si generano condizioni inadatte alla conservazione del prodotto.
In cosa consiste la perforazione laser
La perforazione laser consente di ovviare a questo inconveniente. La creazione di fori sulla superficie della busta permette di ottimizzare gli scambi gassosi tra l’interno e l’esterno. Diventa così facile mantenere le condizioni ottimali che consentono una maggiore conservazione del prodotto.
Questa una tecnica che rientra nella famiglia del taglio laser. In questa applicazione il laser è utilizzato per creare dei fori sul materiale. L’aspetto notevole di questa lavorazione è che si può definire in maniera molto precisa le caratteristiche dei fori, dal loro diametro alla loro forma. Rispetto agli imballaggi tradizionali si tratta di un vantaggio notevole. Se prima infatti un produttore doveva trovare il packaging più adatto tra quelli disponibili in commercio, con la perforazione laser può invece creare l’imballaggio custom più adatto a garantire al meglio la conservazione del prodotto.
I vantaggi della perforazione laser
Rispetto ai metodi tradizionali di perforazione del packaging flessibile, la perforazione laser permette di ottenere numerosi vantaggi:
- Precisione: come tutti i processi digitali, anche la perforazione laser è un processo digitale e ha quindi tutta la precisione resa possibile dall’uso del software. Si può quindi modificare la dimensione dei vari fori secondo un ampio range di parametri, anche nella stessa lavorazione
- Rispetto dei materiali: il laser riduce al minimo la possibilità di danneggiare accidentalmente il materiale di cui è fatto il film plastico
- Possibilità di automazione: il laser è un processo completamente automatizzabile. Può essere inserito in processi produttivi esistenti dove riesce ad apportare completa automazione e un’elevata qualità delle lavorazioni, possibilità di eseguire lavorazioni da bobina a bobina o su fogli di materiale.
- Flessibilità: il laser permette di eseguire lavorazioni diverse all’interno dello stesso ciclo produttivo. Diventa possibile eseguire con la stessa macchina lavorazione come la perforazione del film plastico e la marcatura di informazioni per la tracciabilità del prodotto.
Su quali materiali si può eseguire la perforazione laser
I risultati migliori nella perforazione laser si ottengono con il film plastico. La maggior parte dei polimeri termoplastici assorbe bene la radiazione del laser a CO2 e quindi si presta bene a questo tipo di lavorazione. Come abbiamo visto, polietilene e polipropilene sono i materiali su cui si ottengono i risultati migliori. Su questi materiali i bordi di taglio sono perfettamente definiti, la lavorazione precisa e pulita.
Come funziona un sistema per la perforazione laser
I sistemi per eseguire la perforazione laser possono essere molto vari. Tutto dipende dal materiale, dal tipo di applicazione, dallo scopo finale del progetto. In ogni caso possiamo individuare alcune costanti di tutti i sistemi.
Un sistema per eseguire la perforazione laser è normalmente formato da 2 componenti:
- sorgente laser CO2: è il dispositivo che produce il raggio laser. Nel catalogo El.En. si trovano sorgenti laser con diverse opzioni di potenza
- testa di scansione o testa di focalizzazione: la testa di scansione laser è il dispositivo che movimenta il raggio laser e lo fa muovere su una superficie. In questo modo le perforazioni possono essere distribuite sulla superficie secondo le necessità produttive. Si tratta di una strumentazione smart che utilizza un software di controllo integrato e che permette la realizzazione di qualsiasi tipo di pattern. Per le lavorazioni più semplici, questo sistema può essere sostituito con una testa di focalizzazione, che non ha un sistema di controllo ma permette di focalizzare il fascio laser in un punto specifico che può essere movimentato su uno o due assi a seconda delle esigenze
Questa combinazione di elementi di base può essere integrata in una gamma infinita di sistemi, da sistemi industriali in linea di produzione a macchine stand alone che eseguono la lavorazione. I sistemi laser possono agire su materiali in movimento da bobina a bobina oppure su fogli di materiale.
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Le possibilità della perforazione laser sono infinite. Quello di cui vi abbiamo parlato è solo una delle tante applicazioni. Questa tecnica può essere usata per creare filtri, confezioni monouso, imballaggi con caratteristiche funzionali particolari e perfettamente definite. Ogni applicazione ha le sue peculiarità. Il nostro lavoro è trovare la soluzione laser che consenta di ottenere i risultati ottimali per la tua applicazione. Se pensi che la perforazione laser possa fare al caso tuo inviaci un messaggio, ti aiuteremo a identificare la soluzione laser più adatta alle tue esigenze.