Sverniciatura laser

Un aereo in manutenzione dentro un hangar


Le operazioni di sverniciatura sono da sempre costose. Rimuovere la vernice da un oggetto, soprattutto se con una grande superficie verniciata, richiede molte ore di lavoro. Nella maggior parte dei casi il lavoro di sverniciatura viene eseguito mediante l’uso di solventi e comporta il consumo di acqua e di altre risorse, con grande danno per l’ambiente e per la salute degli operatori.

Un’alternativa alla sverniciatura tradizionale è la sverniciatura laser, un metodo efficace, veloce ed ecologico di rimuovere la vernice da una superficie.

I metodi tradizionali di rimozione della vernice

Sin dall’antichità si utilizzano le vernici per ricoprire la superficie degli oggetti. La loro funzione è duplice in quanto da un lato proteggono dall’usura il materiale che ricoprono, dall’altro contribuiscono fortemente a caratterizzare l’estetica dell’oggetto.

Non c’è praticamente settore industriale che non faccia uso di vernici. Tuttavia, in alcuni settori la verniciatura rappresenta una parte determinante del processo produttivo.

È il caso ad esempio del settore dei trasporti, i cui oggetti - aeroplani, navi o treni - presentano grandi superfici verniciate.

Questi velivoli sono spesso sottoposti a operazioni di riverniciatura o per manutenzione straordinaria o per il cambio di livrea, ad esempio nel caso di un passaggio di proprietà di un velivolo.

Per rimuovere la vernice si utilizzano tradizionalmente metodi chimici e fisici, cioè usando solventi o mediante sfregamento che, oltre a non limitarsi a rimuovere unicamente lo stato superficiale, hanno anche altri inconvenienti:

  • utilizzo di sostanze altamente inquinanti
  • necessità di mascherare le componenti più delicate dei mezzi
  • necessità di risciacquo completo delle sostanze con consumo di acqua
  • produzione di scarti e vapori chimici potenzialmente tossici per gli operatori e per l’ambiente

Le sverniciatura laser permette di superare questi inconvenienti, trasformando la sverniciatura in un processo veloce, efficace e preciso.

Il processo di sverniciatura laser

Il processo di sverniciatura mediante laser consiste nell’irradiare la superficie verniciata con un raggio laser che vaporizza lo strato di vernice.

La vernice viene rimossa in modo praticamente istantaneo grazie a un processo di sublimazione. Rispetto ai metodi tradizionali quindi, la sverniciatura laser ha il vantaggio di essere molto veloce. In poche ora è possibile sverniciature decine di metri quadrati di superficie con un consumo di risorse pari solo al consumo elettrico del sistema.

Non c’è uso di solventi o di altre sostanze chimiche dannose per la salute. Basta dirigere il laser sulla superficie da lavorare e in qualche secondo la vernice è rimossa.

La tecnologia adatta alla sverniciatura laser

Definire nei dettagli la tecnologia adatta a un sistema di sverniciatura laser è difficile senza conoscere il contesto concreto di utilizzo. Le componenti fondamentali di un sistema di questo tipo sono la sorgente laser e la testa di scansione.

Teoricamente la scelta della sorgente laser dipende dalla composizione chimica della vernice da rimuovere. Come è noto ogni materiale assorbe più o meno bene una determinata lunghezza d’onda. La sorgente laser più efficiente è quella con la lunghezza d’onda che è assorbita meglio da un determinato materiale.

Tuttavia bisogna fare una considerazione importante. Non è infatti pensabile di creare una macchina per la sverniciatura efficace solo su un tipo di vernice. Una macchina per la sverniciatura laser deve essere in grado di rimuovere il maggior numero di vernici presenti sul mercato.

Il laser a CO2 offre il migliore compromesso tra affidabilità e versatilità. Una sorgente laser ad anidride carbonica è quindi lo strumento più adatto a questa applicazione. La lunghezza d’onda di 10,6 micrometri è infatti efficace sulla maggior parte delle vernici presenti in commercio in quanto viene assorbita in maniera ottimale. Può rimuovere sia le vernici bianche che quelle colorate, senza danneggiare la superficie sottostante.

La testa di scansione è l’altro elemento fondamentale di un sistema per la sverniciatura laser. Questo dispositivo serve a fare arrivare il laser sulla superficie e a mantenerlo sempre focalizzato su un’area di lavoro. La testa di scansione permette di dirigere il laser in maniera precisa su una determinata superficie, rendendolo uno strumento di lavoro estremamente preciso.

La scelta della testa dipende oltre che dal laser utilizzato, anche dalla superficie che si vuole coprire. Per grandi superfici servono teste di scansione capaci di coprire ampie aree di lavoro. La testa di scansione El.En. 1770HR riesce a coprire un’area con un massimo di 2300 x 2300 millimetri per questo tipo di lavorazione che non necessitano di uno spot limitato.

La sorgente laser e la testa di scansione sono le componenti fondamentali di un sistema laser per la sverniciatura. Tuttavia l’implementazione è fortemente guidata dal contesto di utilizzo. Le possibilità sono infinite e ogni applicazione richiede lo studio di sistema dedicato. Contattare i nostri tecnici è il modo migliore per scoprire quali siano le possibilità offerte da questa applicazione.