Taglio laser per la moda e il tessile

L’industria della moda è sempre alla ricerca di nuove idee e nuove tecnologie per realizzarle. La diffusione del laser in questo settore ha dato agli stilisti e ai designer un eccezionale strumento con cui realizzare senza difficoltà le proprie idee, anche le più ardite.

L’industria della moda è sempre alla ricerca di nuove idee e nuove tecnologie per realizzarle. La diffusione del laser in questo settore ha dato agli stilisti e ai designer un eccezionale strumento con cui realizzare senza difficoltà le proprie idee, anche le più ardite. Anzi c’è di più: numerosi designer, pionieri nell’uso del laser per la moda e il tessile, si sono fatti un nome attraverso le loro creazioni ottenuto grazie al taglio al laser.

Del resto si sa: nell’ambito della moda, spesso vince chi riesce a proporre le idee più innovative.

Il laser ha portato a un vero e proprio cambiamento di visione nel modo di produrre e di progettare. Ha permesso di introdurre anche nel settore della moda le pratiche tipiche della fabbricazione digitale: prototipazione rapida, produzione su piccola scala, possibilità di rispondere in tempo reale alle richieste dei clienti.

Ed è proprio questo il punto fondamentale: lavorazioni che prima potevano essere eseguite solo da un abile artigiano, adesso possono essere ottenute in modo praticamente istantaneo, ripetibile, uniforme e preciso grazie al taglio laser.

Quali materiali possono essere tagliati nell’ambito della moda

I materiali utilizzati nel campo della moda sono numerosi. La maggior parte può essere sottoposta a taglio laser. Non solo tessuti, ma anche materiali come le plastiche acriliche, utilizzate per realizzare accessori-moda o i materiali utilizzati nel settore calzaturiero.

Ecco una lista dei più comuni materiali che possono essere processati con il laser:

  • Tessuti di naturali di origine vegetale
  • Lana
  • Cotone
  • Lino
  • Tessuti sintetici
  • poliestere
  • Nylon
  • Elastan
  • Tessuti di origine animale
  • Pelle
  • Seta
  • Plastiche acriliche
  • PMMA
  • Legno
  • Pizzo e merletto
  • Dettagli moda in metallo sottile

Come funziona il processo

Il processo di taglio consiste nel concentrare il laser su una determinata area del materiale da lavorare sino a provocarne l’evaporazione immediata. Il processo, chiamato sublimazione, avviene istantaneamente e produce dei tagli precisi e puliti.

Variando la velocità del laser e la sua potenza è possibile ottenere diversi effetti. Il taglio infatti non è l’unica lavorazione ottenibile: con lo stesso laser è possibile ottenere anche effetti di marcatura per la decorazione.

Poiché il processo avviene senza contatto, non c’è il rischio di lasciare sui tessuti segni non voluti. Questo è particolarmente vantaggioso nella lavorazione di tessuti delicati come la seta. Questa caratteristica permette di diminuire o eliminare la possibilità di usura o danni accidentali durante la lavorazione, arrivando alla vendita in condizioni migliori.

Quali tecnologie utilizzare

Il laser CO2 è di gran lunga quello più utilizzato nel settore moda. Ciò dipende dalla sua robustezza, dalla sua versatilità e dalla sua lunghezza d’onda, compatibile con tutti i materiali utilizzati in quest’ambito.

Un sistema laser ottimizzato per il taglio dei tessuti si comporrà sicuramente di una sorgente laser CO2 e di una testa di scansione per il laser CO2. Entrambe sono controllate da un software che gestisce i parametri della sorgente laser e della testa di scansione in funzione della lavorazione da eseguire.

La sorgente laser ha il compito di generare il raggio laser. Le potenze laser disponibili vanno dai laser CO2 a bassa potenza come la sorgente RF 88 fino ai laser ad alta potenza come il Blade RF 888. La scelta della potenza del laser dipende dal sistema produttivo nel quale sarà inserito il laser CO2: più alta e la potenza, più velocemente sarà eseguita la lavorazione.

 

Il compito di concentrare il laser sulla superficie e muoverlo secondo il percorso desiderato è invece compito della testa di scansione, come ad esempio la nostra Gioscan.

Il software infine svolge il ruolo di “cervello” del sistema: traduce le informazioni contenute nel file vettoriale prodotto dal designer in impulsi per la testa di scansione e per la sorgente.

Il vantaggio di un sistema così concepito è di essere completamente automatizzabile: può essere integrato in sistemi produttivi già esistenti oppure può entrare a far parte di sistemi appositamente creati per il taglio dei tessuti.

Vuoi un’applicazione personalizzata?

Come abbiamo detto il laser permette una grande varietà di applicazioni. Il modo migliore per capire se fa al caso tuo o se è la configurazione ideale è parlare con un esperto. Inviaci una mail e spiegaci qual è la tua applicazione: proveremo a trovare la soluzione giusta per te.

Marcatura laser di formaggi e salumi

marking-cheese

La marcatura laser dei prodotti alimentari è una delle innovazioni rese possibili dal laser CO2. Per le aziende che desiderano ottimizzare i loro processi produttivi, risparmiando risorse e aumentandone la sostenibilità ambientale, le possibilità sono tantissime.

Sempre più aziende infatti hanno compreso che il laser è lo strumento chiave per questo risultato. Avevamo analizzato nel precedente articolo il crescente fenomeno del “natural branding”, che consiste nel sostituire le etichette cartacee con la marcatura laser eseguita sulla superficie dei prodotti freschi.

La zucca, un prodotto che si presta molto bene al natural branding

Le applicazioni di marcatura laser dei prodotti alimentari sono tutte da esplorare. I prodotti freschi come la frutta e la verdura possono essere facilmente marcati da una sorgente laser CO2 equipaggiata con testa di scansione ad alte prestazioni controllata da un software. Questo procedimento di marcatura permette di imprimere loghi, codici e qualunque informazione su un gran numero di prodotti freschi. È un processo sicuro, rispettoso del prodotto in tutte le sue qualità fisiche e organolettiche.

Ma frutta e verdura fresche non sono gli unici alimenti che possono essere marcati con un sistema a laser CO2. Risultati straordinari si possono ottenere anche su formaggi e salumi stagionati o semi-stagionati.

Marcatura di formaggi stagionati e semi-stagionati

Da sempre questi prodotti vengono marchiati tramite il calore. Sulla superficie sono impressi marchi e codici che ne stabiliscono il lotto di produzione, identificano il produttore e permettono di risalire all’origine del prodotto. Il sistema più semplice prevede di usare una matrice metallica arroventata per imprimere un marchio grazie alla bruciatura della superficie del prodotto.

Questo mezzo di marchiatura, pur essendo economico, è molto lento e poco flessibile. Per modificare i codici da imprimere bisogna sostituire lo strumento di marchiatura.

Le stesse informazioni possono essere marcate con maggior successo dal laser a CO2. Il laser permette di marcare la superficie di questi alimenti in modo veloce, preciso e sicuro. Rispetto ai metodi tradizionali di marcatura basati sul calore, il laser permette un controllo molto più preciso del processo: è possibile adattare i parametri della lavorazione alle caratteristiche del prodotto da marcare. In questo modo la marcatura laser offre molta più precisione e rispetto del prodotto rispetto alla marcatura tradizionale.

Un caso di studio: macchina laser per la marcatura di prodotti caseari

Un sistema per la marchiatura laser dei prodotti caseari può essere composto dai seguenti elementi:

  • struttura in acciaio inox alimentare completamente lavabile
  • nastro trasportatore
  • sorgente laser CO2 da 300W
  • testa di scansione laser ad alte prestazioni
  • software di controllo

Il funzionamento è semiautomatico. Il sistema prevede l’impiego di un operatore che pone i prodotti da marcare sul nastro trasportatore. Il nastro porta il prodotto nella camera di processo laser, isolata dall’esterno con porte apribili per l’ispezione e la sanificazione. Qui la testa di scansione, controllata da un software, guida il raggio laser sulla superficie del prodotto, eseguendo in pochi secondi la marcatura. In pochi minuti un solo operatore è in grado di eseguire la stessa operazione decine di volte.

Il vantaggio di un sistema così concepito è la sua flessibilità. In primo luogo la macchina è concepita per essere modulare: ogni singolo modulo può essere replicato e adattato alle necessità del produttore. È possibile, ad esempio, installare sorgenti laser diverse per diverse applicazioni.

Inoltre il sistema permette di modificare le informazioni da marcare molto rapidamente: basta modificare i parametri inseriti nel software di controllo per eseguire al volo una lavorazione diversa.

Contattaci per avere maggiori informazioni su questa applicazione!

Pulitura laser degli stampi

La pulitura laser è una delle applicazioni del laser. Il processo si basa sull’ablazione laser, cioè sulla rimozione di una porzione di materiale da una superficie. L’ablazione è alla base di tutte le lavorazioni laser più comuni: taglio, perforazione, incisione, marcatura.

La pulitura laser è una delle applicazioni del laser. Il processo si basa sull’ablazione laser, cioè sulla rimozione di una porzione di materiale da una superficie. L’ablazione è alla base di tutte le lavorazioni laser più comuni: taglio, perforazione, incisione, marcatura.

Mentre però lo scopo di queste lavorazioni è creare dei tagli, dei fori o dei segni sul materiale, nella pulitura laser l’obiettivo è rimuovere particelle di sporco da una determinata superficie.

La pulitura laser degli stampi industriali

Un esempio di applicazione di pulizia laser a livello industriale è il processo produttivo delle termoplastiche. Il metodo produttivo principale di questi materiali è lo stampaggio. Alla fine del processo di produzione è necessario eseguire la manutenzione degli stampi. Si tratta di un passaggio fondamentale perché da esso dipende la qualità del pezzo finale. La presenza di residui di materiale, o di altro sporco influisce sulla qualità finale dei pezzi.

Tradizionalmente il processo di pulizia è eseguito utilizzando una di queste tre tecniche: sabbiatura a ghiaccio secco\, pulizia a ultrasuoni o pulizia manuale. Ognuna di esse ha sia vantaggi che svantaggi.

La sabbiatura a ghiaccio secco consiste nell’indirizzare un getto di ghiaccio secco ad altissima pressione sullo stampo. Il ghiaccio riesce a penetrare nelle cavità degli stampi e a rimuovere i residui. L’operazione è eseguita da un addetto che dirige il getto sui punti da pulire. La tecnica ha il vantaggio di poter essere usata direttamente in linea di produzione. Tuttavia non si tratta di un metodo ecologico, perché per effettuare la pulizia di consumano elevate quantità di ghiaccio secco.

La pulizia a ultrasuoni consiste nell’introdurre lo stampo in apposite macchine per la pulizia a ultrasuoni. Nella pratica si tratta di smontare il pezzo e immergerlo in speciali vasche riempite con solvente e acqua. Oltre alla necessità di smontare lo stampo, questo metodo ha lo svantaggio di usare sostanze chimiche inquinanti.

La pulizia manuale consiste nel pulire gli stampi tramite l’uso di un solvente e della forza manuale. Si tratta di un metodo lento e poco efficiente.

La pulizia laser permette di superare questi svantaggi.

In primo luogo può essere eseguita in modo selettivo: il laser interviene solo sui materiali compatibili con la sua lunghezza d’onda. La pulizia laser può quindi essere utilizzata in applicazioni delicate\, dove interventi basati sull’abrasione come la sabbiatura sarebbero troppo invasivi.

Inoltre\, l’assenza di scarti lo rende anche un prodotto ecologico. La pulizia laser non fa uso di solventi o altre sostanze chimiche. Non produce materiali di scarto. Non consuma acqua o risorse. E’ un processo efficiente dal punto di vista termodinamico. Il laser vaporizza il materiale mediante sublimazione. Questo lo rende un processo a basso impatto ambientale.

Infine la pulizia laser è estremamente precisa. Il processo è tutto controllato digitalmente. Si può intervenire su superfici estremamente piccole o seguire sagome di pulizia estremamente complesse. Si può anche intervenire in spazi difficili da raggiungere o su superfici irregolari che rendono difficile una pulizia con i metodi tradizionali.

Un sistema su misura per la tua applicazione

La pulizia laser è un’applicazione versatile. È efficiente, versatile e precisa. È ecologica. El.En. il partner ideale per creare un’applicazione su misura per il tuo processo produttivo. Contattaci, saremo felici di aiutarti!

Taglio laser del tessuto di poliestere

Il poliestere è la fibra sintetica più utilizzata nell’industria tessile. Che si tratti di design, arredi e decorazioni, non c’è ambito nel quale il poliestere non abbia trovato almeno un’applicazione. La moda è uno dei settori che fa più utilizzo di questa fibra tessile.

Il poliestere è la fibra sintetica più utilizzata nell’industria tessile. Che si tratti di design, arredi e decorazioni, non c’è ambito nel quale il poliestere non abbia trovato almeno un’applicazione. La moda è uno dei settori che fa più utilizzo di questa fibra tessile. Per averne conferma basta aprire il proprio armadio e leggere l’etichetta con la composizione dei tessuti che compongono gli abiti. Molti dei vestiti e degli accessori saranno sicuramente composti in tutto o in parte di poliestere.

Le ragioni di questo successo sono da ascrivere tanto alle proprietà del materiale che al suo basso costo. Gli oggetti in poliestere, sono facili da pulire, più resistenti e meno bisognosi di manutenzione. Non essendo fibre naturali non hanno tutti i costi collegati alla coltivazione delle piante da cui poi vengono prodotte le fibre. Infine hanno un altro vantaggio: possono essere facilmente lavorati con il laser.

Il poliestere assorbe in modo eccellente la lunghezza d’onda del laser a CO2 permettendo di ottenere qualsiasi tipo di lavorazione del tessuto. I processi di finitura possono quindi essere ottimizzati, permettendo di abbattere i costi di produzione.

In questo articolo vediamo quali sono le principali caratteristiche e i principali vantaggi del taglio laser dei tessuti in poliestere.

Il poliestere e le sue proprietà

Sotto il nome di poliestere si includono diversi polimeri termoplastici. Quello comunemente utilizzato per produrre i tessuti è prodotto a partire dal polietilene tereftalato. Il processo di produzione della fibra inizia dalla fusione dei pellet di poliestere. Il passo successivo è l’estrusione del materiale. Per compiere questo passaggio, il poliestere fuso viene fatto passare attraverso un foro. In questo modo si produce un filamento continuo che viene in seguito avvolto in un rocchetto della lunghezza desiderata. Questo metodo di produzione permette di ottenere filamenti di qualsiasi forma e diametro. I filamenti così ottenuti costituiscono la fibra a partire dalla quale in seguito si fabbricano i tessuti.

Fra le proprietà del tessuto di poliestere ci sono durata e resistenza, basso costo, facilità di pulizia, velocità di asciugatura del tessuto, impermeabilità. Queste caratteristiche lo rendono adatto alla fabbricazione degli oggetti più vari: capi d’abbigliamento, calzature, decorazioni per la casa, arredo d’interni, rivestimenti per automobili, attrezzatura da campeggio etc. L’impermeabilità del poliestere rappresenta però anche uno svantaggio in quanto trattiene l’umidità e non ha una buona traspirazione.

La lavorazione laser del poliestere

Le caratteristiche del tessuto di poliestere possono essere notevolmente migliorate tramite la lavorazione laser. Come accade per le altre termoplastiche, questo tessuto sintetico si presta bene sia al taglio che alla perforazione.

Le plastiche sintetiche assorbono ottimamente la radiazione del raggio laser e il poliestere non è da meno. Fra le varie termoplastiche anzi è quella che permette di ottenere i risultati migliori sia dal punto di vista della lavorazione che dal punto di vista della mancanza di residui.

Il taglio laser del tessuto di poliestere

Il taglio laser eseguito sul poliestere ha delle ottime caratteristiche e presenta numerosi vantaggi rispetto al taglio tradizionale. Il funzionamento del processo di taglio si basa sull’energia concentrata dal raggio laser sul tessuto. Il raggio infatti riscalda il poliestere fino a fondere il materiale realizzando il taglio. Il taglio così ottenuto ha i bordi sigillati, in modo tale da evitare sfilacciature.

Rispetto al taglio tradizionale con lame, il taglio laser ha indubbi vantaggi. In primo luogo riduce al minimo il rischio di sfilacciatura del tessuto. Poi non produce residui. Infine è estremamente preciso, pulito e controllabile grazie all’estrema libertà nel settare i parametri del laser.

Quali sorgenti laser utilizzare

Le sorgenti laser a CO2 sono perfette per eseguire il taglio laser sul tessuto di poliestere. Le lunghezze d’onda che permettono di ottenere i risultati migliori sono 9.3 e 10.6 micrometri. Entrambe le tipologie di sorgenti agiscono nella regione dell’infrarosso, che è la regione tipica del laser ad anidride carbonica. Per quanto riguarda la scelta della potenza della sorgente laser, questa è collegata alla produttività che si desidera ottenere. Maggiore è la potenza della sorgente laser, più veloce sarà la lavorazione eseguita. Nel catalogo El.En. sono presenti due tipologie di sorgenti laser a CO2 adatte al taglio laser del poliestere.

Blade RF 177G

La Blade RF 177G è una sorgente laser CO2 RF, studiata appositamente per le applicazioni sulle termoplastiche. Con una potenza di 150W si presta a tutte le principali applicazioni.

Serie Blade RF Self-Refilling

La serie Blade RF Self-Refilling è una sorgente laser CO2 RF dotata dell’esclusiva tecnologia self-refilling. Sono disponibili diverse potenze, fino ad arrivare a un massimo di 1200W.

Laser a CO2: una tecnologia innovativa al servizio del cartone ondulato

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Fra i materiali usati per l’imballaggio, il cartone ondulato è sicuramente quello con la maggior diffusione. Il suo basso costo e le proprietà meccaniche lo rendono ideale per la creazione di scatole di varia tipologia e dimensione.

Fra i materiali usati per l’imballaggio, il cartone ondulato è sicuramente quello con la maggior diffusione. Il suo basso costo e le proprietà meccaniche lo rendono ideale per la creazione di scatole di varia tipologia e dimensione.

Tradizionalmente il cartone ondulato viene lavorato mediante mezzi meccanici: operazioni comuni eseguite su questo materiale sono la sagomatura delle forme e l’incisione delle parti pieghevoli. Queste operazioni vengono in genere eseguite da strumenti come lame o fustelle; si tratta di strumenti a contatto che intervengono meccanicamente sul materiale.

Sebbene siano sistemi produttivi ormai consolidati e affidabili, essi presentano alcuni svantaggi quali la scarsa flessibilità, la limitazione nelle geometrie eseguibili, il rischio di danneggiare le fibre del cartone e la produzione di residui e altri scarti di taglio e di fustellatura.

Laser a CO2 e cartone ondulato

Questi inconvenienti hanno in qualche modo limitato l’industria del packaging a proporre solo determinate applicazioni. Un’industria basata sui mezzi meccanici era indicata per un paradigma produttivo nel quale era il produttore a offrire una scelta di prodotti e il cliente ad adattarsi a quello che l’industria offriva. La produzione di piccoli lotti o di soluzioni personalizzate per un cliente non era presa in considerazione in quanto non avrebbe permesso di recuperare l’investimento.

Oggi le aziende richiedono un approccio diverso: personalizzazione, innovazione e attenzione per l’ambiente sono sfide che richiedono nuovi strumenti, più flessibili e precisi. Strumenti che permettano di ottimizzare le risorse e contenere gli sprechi pur garantendo un’elevata qualità del prodotto finale.

Per questo motivo, negli ultimi anni è aumentato l’interesse per le applicazioni laser a CO2 nelle linee di produzione della carta e del cartone. Grazie alla sua efficacia sul legno e sui suoi derivati, il laser a CO2 si è dimostrato uno strumento veloce e flessibile, capace di superare i punti deboli dei sistemi meccanici di taglio e fustellatura del cartone ondulato e della carta in generale.

Velocità, flessibilità, pulizia e precisione: perché il laser a CO2 è ideale per il cartone ondulato

I principali vantaggi del laser a CO2 nella lavorazione del cartone ondulato derivano dal fatto che la lavorazione laser è un processo non a contatto: il laser riesce a marcare, tagliare e perforare il materiale grazie ai processi chimici istantanei che la sua energia riesce mettere in atto sulla superficie. L’altissima densità energetica prodotta dal raggio laser permette la sublimazione del materiale e quindi l’immediata evaporazione.

Un processo di questo tipo permette di ottenere diversi vantaggi. Il primo di essi è la velocità delle operazioni eseguite: a parità di lavorazione, il laser riesce a essere molto più veloce, raggiungendo velocità di taglio dell’ordine delle migliaia di metri al minuto. Questo aspetto non pregiudica la qualità delle lavorazioni, che rimane sempre eccellente.

La velocità del laser però riguarda anche un altro aspetto che influenza direttamente la flessibilità dello strumento. Per cambiare geometria di taglio sui mezzi meccanici spesso è necessario cambiare lo strumento di taglio. Queste operazioni possono essere fatte solo se le quantità produttive sono tali da ripagare l’investimento effettuato.

Con il laser cambiare geometria di taglio è molto semplice e richiede solo qualche minuto, il tempo di caricare il disegno nel programma di controllo. Questo significa che una macchina di lavorazione del cartone ondulato basata sul laser a CO2 può produrre 5000 pezzi o 100.000 a un costo sempre vantaggioso.

Questo aspetto rende la lavorazione laser estremamente flessibile. E’ possibile adattarsi meglio alle richieste del mercato e soddisfare richieste del cliente come l’avvio di produzioni altamente personalizzate e in piccole quantità, la creazione rapida di prototipi e soluzioni per i clienti, la sperimentazione di diversi tipi di materiale.

Un altro vantaggio è che il laser è un processo che non produce residui di lavorazione. I residui sono uno degli elementi tipici dei processi di lavorazione meccanica del cartone ondulato.

La lavorazione del cartone ondulato con il laser a CO2 è invece un processo silenzioso e pulito. Non produce scarti di fustellatura ed evita la diffusione di fibre o altre particelle nell’ambiente di lavoro: grazie ai processi di sublimazione il materiale viene vaporizzato.

Un terzo vantaggio ascrivibile al taglio laser è la sua pulizia. È stato notato come i tagli eseguiti con i mezzi meccanici lascino residui fibrosi sulla superficie del cartone ondulato. Il taglio laser invece crea invece superfici uniformi e compatte e non modifica meccanicamente la struttura del cartone ondulato. Il materiale viene rispettato e le possibilità di danneggiamento sono inesistenti e dipendono, in definitiva, da un errore umano. Il laser permette di avere sempre la migliore qualità nelle lavorazioni e risultati uniformi.

Questo risultato si ottiene anche per un’altra caratteristica positiva delle lavorazioni eseguite al laser a CO2. I mezzi meccanici si usurano, si consumano. Strumenti usurati riducono la quantità delle lavorazioni e, periodicamente, vanno sostituiti. Si tratta di interventi che rallentano le operazioni produttive causando un aumento dei costi di produzione.

Il laser è invece uno strumento non sottoposto a usura. Il laser è come uno strumento sempre affilato, pronto a eseguire le lavorazioni richieste.

Queste caratteristiche rendono il laser a CO2 lo strumento ideale per eseguire lavorazioni sul cartone ondulato. Il laser è veloce, flessibile ed ecologico. Consente di ottimizzare i costi e di soddisfare tutte le richieste dei propri clienti: una caratteristica imprescindibile per le aziende che lavorano nell’economia della coda lunga.

Laser CO2 per la produzione di materiali abrasivi diamantati

Il processo di lavorazione dei materiali abrasivi ha sempre rappresentato una sfida produttiva. Il problema principale è che il potere abrasivo di questi materiali si esercita anche sugli attrezzi di produzione, danneggiandoli in poco tempo.

Il processo di lavorazione dei materiali abrasivi ha sempre rappresentato una sfida produttiva. Il problema principale è che il potere abrasivo di questi materiali si esercita anche sugli attrezzi di produzione, danneggiandoli in poco tempo.

Questo fa sì che i costi di manutenzione degli strumenti siano molto alti. Inoltre, la difficoltà di utilizzare strumenti di precisione rende impossibile eseguire lavorazioni precise su questi materiali.

L’introduzione del laser stata quindi una grande innovazione, in quanto ha permesso di rendere più facile e conveniente la lavorazione di utensili e materiali abrasivi:

  • Il laser è un processo produttivo non a contatto. Nelle lavorazioni al laser non entrano in gioco forze meccaniche, come nei processi di produzione tradizionali. L’interazione tra il raggio laser e il materiale produce un’elevata densità energetica che rimuove una certa quantità di materiale
  • Il laser permette un’elevata controllabilità del processo produttivo. Con questo termine intendiamo la possibilità di impostare il laser nei minimi dettagli, in modo da limitare al minimo la differenza tra il risultato desiderato e il risultato ottenuto. Si può creare insomma un materiale con le caratteristiche perfettamente adatte all’impiego al quale si vuole destinare

Gli utensili abrasivi diamantati

Alla schiera degli abrasivi tradizionali si sono aggiunti da qualche decennio gli abrasivi diamantati. Questi utensili sfruttano le eccezionali caratteristiche di durezza e conduttività termica del diamante per ottenere prestazioni abrasive eccellenti.

Com’è noto, il diamante è uno dei materiali più duri che si conoscano. Possiede inoltre un’elevata robustezza, una buona resistenza all’usura e un basso coefficiente di frizione.

Gli utensili diamantati si prestano ad applicazioni in numerosi ambiti:

  • prospezione geologica
  • lavorazione della pietra
  • costruzioni
  • lavorazione del legno
  • lavorazione di utensili
  • lavorazione della ceramica

Gli utensili diamantati possono essere costruiti in vari modi. In genere si utilizzano dei diamanti sintetici, o dei diamanti giudicati di qualità non adatta alla gioielleria.

Per creare gli utensili i diamanti vengono associati a un altro materiale legante e così ad esempio si possono avere utensili su supporto di metallo, di resina, di ceramica etc.

Sono numerosi anche gli usi a cui possono essere destinati tra cui rientrano tutte le operazioni meccaniche tradizionali. Abbiamo quindi utensili di taglio, perforazione e fra gli altri utensili abrasivi.

Il processo di fabbricazione degli utensili abrasivi diamantati presenta le stesse difficoltà di fabbricazione degli utensili abrasivi tradizionali. Ma con una difficoltà in più in quanto la durezza del diamante sottopone le attrezzature di produzione a uno stress ancora maggiore.

Anche in questo caso il laser a CO2 può essere una soluzione vantaggiosa.

Gli abrasivi diamantati possono infatti essere sottoposti a processi di ablazione laser utilizzando un laser a onda continua. Con questa tecnica si possono realizzare texture e altre caratteristiche superficiali passive che potenziano le performance del materiale.

Il processo è efficace soprattutto sui materiali abrasivi con supporto di resina un materiale polimerico. Le resine e le plastiche in generale assorbono molto bene la radiazione laser a CO2 e\, pertanto\, i processi di ablazione laser si realizzano efficacemente.

Una nuova applicazione per il laser a CO2

Il diamante è uno dei materiali più duri che si conoscano, e questo rende difficile produrre questi utensili in maniera efficiente, fattore questo che ne limita la diffusione. D’altro canto però, gli utensili abrasivi diamantati permettono di ottenere enormi vantaggi, e in certe applicazioni sono determinanti. L’introduzione di processi di lavorazione laser ne ha reso la fabbricazione più efficiente e conveniente, aprendo la strada a una loro diffusione.

El.En. produce da oltre 35 anni laser a CO2 per l diversi dettori industriali. La sperimentazione, la ricerca e lo sviluppo nel campo dei laser applicati ai materiali sono il nostro lavoro. Se pensi di realizzare un’applicazione di questo tipo contattaci e studieremo la soluzione ideale per le tue esigenze.

Quanto è accurato il laser CO2

La risposta è molto. La capacità di eseguire tagli con tolleranze strettissime, della frazione di millimetro è proprio uno dei principali vantaggi del taglio laser. Il laser infatti non è sottoposto ai limiti meccanici dei mezzi di taglio tradizionali.

La risposta è molto. La capacità di eseguire tagli con tolleranze strettissime, della frazione di millimetro è proprio uno dei principali vantaggi del taglio laser. Il laser infatti non è sottoposto ai limiti meccanici dei mezzi di taglio tradizionali.

Lame, fustelle e altri mezzi di taglio simili hanno un limite intrinseco che dipende dalle caratteristiche del materiale. Una lama, ad esempio, deve rispettare determinate dimensioni minime per potere esercitare la piena funzionalità per la quale è stata costruita. Queste dimensioni minime fanno sì che la lama non possa eseguire determinati tipi di taglio o tagli dalle curve molto strette.

Il laser al contrario non ha nessuno di questi inconvenienti in quanto è composto da un fascio di luce polarizzata e concentrata in pochissimo spazio. Per avere un’idea di quali siano le dimensioni basti pensare che una testa di scansione per laser a CO2 come GioScan, permette di focalizzare sulla superficie un raggio laser dal diametro compreso tra 140 e 450 micrometri. Per rendere l’idea, un capello ha un diametro di circa 70 micrometri.

Poiché quindi manca il contatto e le dimensioni di lavoro sono così piccole, il laser permette di realizzare geometrie di taglio estremamente complesse con estrema facilità. Questo aspetto rende il taglio laser particolarmente vantaggioso per l’utilizzo su diversi tipi di materiali. Sia materiali rigidi e difficili da lavorare come il legno multistrato che materiali delicati e fragili come il film plastico\, possono essere lavorati agevolmente e con accuratezza riducendo al minimo il rischio di rotture e di sprechi del materiale.

Se a queste caratteristiche si aggiunge l’estrema controllabilità dei parametri e la velocità di esecuzione della lavorazione ci si rende conto di quanto il laser possa essere uno strumento di lavoro incredibilmente potente. Flessibilità, velocità e accuratezza aprono al laser possibilità infinite soprattutto in quei settori, come il packaging e la moda, che fanno della creatività uno dei loro punti di forza. Contattaci per saperne di più!

Taglio laser di materiali compositi in fibra di carbonio

I materiali composti sono noti per le loro straordinarie caratteristiche meccaniche e fisiche. Essi nascono dall’unione di due materiali diversi, che danno vita a un nuovo materiale con caratteristiche migliori di quelle dei materiali che lo compongono se presi singolarmente.

I materiali composti sono noti per le loro straordinarie caratteristiche meccaniche e fisiche. Essi nascono dall’unione di due materiali diversi, che danno vita a un nuovo materiale con caratteristiche migliori di quelle dei materiali che lo compongono se presi singolarmente.

Fra i materiali che hanno trovato una diffusione ci sono i materiali rinforzati con fibre a matrice polimerica (Fiber Reinforced Polymers). Questi materiali vengono fabbricati incorporando una fibra di qualche tipo in una matrice polimerica costituita da resina.

La vetroresina è uno dei primi materiali a essere realizzati in questo modo. Inventata negli anni ‘60, oggi è un materiale indispensabile in molti settori, primo fra tutti il settore nautico. Oggi altri materiali di questo tipo sono fibra aramidica, chiamata kevlar e le plastiche rinforzate con fibra di carbonio, dette CFRP, dall’inglese Carbon Fiber Reinforced Plastics.

I materiali così prodotti hanno ottime caratteristiche di leggerezza e resistenza che li rendono a parità di massa, nettamente più performanti rispetto a materiali più tradizionali come il legno o i metalli. Inoltre possono essi offrono una grande plasticità che li rende facilmente modellabili in tutte le forme richieste dall’applicazione. Grazie a queste loro caratteristiche, i materiali compositi sono utilizzati per applicazioni tecnologicamente avanzate in settori come la nautica, l’aeronautica o l’automotive.

Le plastiche rinforzate con fibra di carbonio

Fra i materiali compositi, le CFRP sono forse quelle che si prestano agli usi più avanzati.

Per produrre la CFRP si incorpora un tessuto costituito da fibra di carbonio nel materiale polimerico. Il materiale così ottenuto è estremamente leggero e resistente. A parità di massa è il 25% più leggero dell’alluminio e il 60% più leggero dell’acciaio. Si capisce quindi perché abbia trovato impiego nel settore dell’aeronautica e nel settore delle competizioni sportive per la costruzione di veicoli super leggeri.

Per essere utilizzata la CFRP deve però essere tagliata nelle forme necessarie. Normalmente il taglio è eseguito utilizzando metodi meccanici. Questi presentano però un grosso inconveniente. La resistenza della fibra di carbonio usura rapidamente gli strumenti di taglio che devono essere quindi sostituiti con grande frequenza, rendendo il processo di lavorazione molto costoso.

Il taglio laser della del CFRP rappresenta una valida alternativa al taglio meccanico. Sia la fibra di carbonio che i polimeri che ne costituiscono la matrice assorbono molto bene la radiazione laser a 10.6 micrometri prodotta dal laser ad anidride carbonica e possono essere tagliati in modo molto efficiente.

Tagliare la CFRP ha quindi due vantaggi principali:

  • il processo è senza contatto: è possibile tagliare la CFRP senza che entrino in gioco forze meccaniche che consumano lo strumento di taglio. Questo permette di abbassare notevolmente i costi di produzione di ogni singolo pezzo
  • le tolleranze permesse dal laser sono molto alte: il laser può realizzare tagli con angoli strettissimi e realizzare particolari di estrema precisione in modo molto semplice. Questa caratteristica è determinante per i settori tecnologici avanzati in cui è importante massimizzare le performance di un determinato componente

Il materiale del futuro

La diffusione delle CFRP sarà sempre più importante. Trovare un modo veloce ed efficiente per tagliarlo nelle forme più disparate sarà fondamentale. Il laser a CO2 rappresenta una valida alternativa ai mezzi di taglio meccanici correntemente utilizzati.

Se stai pensando a un’applicazione laser per lavorare la fibra di carbonio, contattaci: studieremo un’applicazione su misura per te.

Quali sono gli utilizzi del laser CO2?

Il laser a CO2 è una delle tecnologie che vanta la più grande varietà di utilizzi. Gli ambiti di applicazione vanno dal settore medicale a quello del restauro dei monumenti. Che si tratti di skin resurfacing o di eliminare le scritte dai monumenti, il laser a CO2 è una soluzione incredibilmente efficace e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.

Ma è il settore industriale quello in cui il laser a CO2 è ormai diventato uno standard ben affermato. L’elevata purezza di spettro, l’alta stabilità, l’efficienza energetica, la possibilità di generare livelli di potenza che vanno da pochi a migliaia di Watt sono le caratteristiche che ne hanno determinato il successo nella lavorazione dei materiali, dove riesce a produrre una grande qualità.

Industria del packaging

Il laser a CO2 è ormai uno strumento produttivo indispensabile per l’industria del packaging. I materiali utilizzati (termoplastiche, cartone, derivati dal legno) e le caratteristiche dei processi tipici di questo settore (ricerca della personalizzazione, innovazione continua) sono estremamente compatibili con l’utilizzo del laser a CO2 tanto che le applicazioni sono numerose.

Un esempio è la produzione mediante microperforazione laser di buste per prodotti freschi confezionati in atmosfera sigillata. La microperforazione laser consente in questo caso di ottimizzare lo scambio di gas fra l’interno della busta e l’ambiente circostante. Così facendo si prolunga la vita di questi prodotti che si mantengono freschi più a lungo.

Una delle ultimissime applicazioni è il cosiddetto natural branding. Questa applicazione, sviluppata di recente, consiste nel marcare l’etichetta direttamente sulla superficie dei prodotti freschi. In questo modo è possibile riportare sui prodotti loghi, informazioni di tracciamento e su lotto di produzione. Tradizionalmente queste informazioni sono stampate su etichette, che poi vengono incollate sul prodotto. L’etichettatura laser dei prodotti freschi permette di evitare questo passaggio, consentendo un risparmio di carta e di sostanze chimiche utilizzate nel processo. Ha dimostrato di essere un’applicazione efficace e di non danneggiare minimamente la qualità o la durata del prodotto.

Accanto a queste lavorazioni innovative, che sarebbero impossibili senza l’utilizzo del laser, il laser è utilizzato anche lavorazioni più tradizionali.

La prima applicazione è la saldatura laser delle buste di plastica. Questo tipo di packaging flessibile è sempre più utilizzato perché consente di risparmiare spazio e di creare imballaggi personalizzati in base alla tipologia di prodotto. La saldatura laser delle buste flessibili sfrutta l’energia del laser per riscaldare il materiale e sigillare in tal modo le buste.

La seconda applicazione è l’incisione laser applicata alle buste flessibili. Questa applicazione utilizza l’estrema controllabilità del laser per creare incisioni a profondità controllata sul materiale plastico. Con questa tecnica è possibile realizzare packaging ad apertura facilitata o packaging innovativi da utilizzare per prodotti pronti all’uso.

Industria della moda e della decorazione

Il laser ad anidride carbonica è stato utilizzato nell’ambito della moda e della decorazione. In mano a progettisti e designer, il laser a CO2 è un potente strumento, capace di mettersi al servizio della creatività del progettista. È anche uno strumento ecologicamente sostenibile e consente di ridurre notevolmente l’impatto ecologico dell’industria dei tessuti.

Marcatura laser, microperforazione, taglio sono le operazioni principali utilizzate in questo ambito.

La marcatura laser è utilizzata principalmente per incidere motivi decorativi su tessuti e pellami. I vantaggi del laser sono l’alta velocità di esecuzione della lavorazione, la precisione, l’elevata ripetibilità dei segni impressi e la possibilità di incidere qualsiasi tipo di motivo geometrico o di disegno.

La marcatura laser nel campo dei tessuti trova anche delle applicazioni innovative. Ne è un esempio l’utilizzo del laser per la marcatura laser del tessuto denim. Così facendo si riduce notevolmente il consumo di sostanze chimiche e di acqua.

La decorazione delle piastrelle in ceramica è un’altra delle applicazioni del laser a CO2 nell’ambito della decorazione. Anche in questo caso il principale vantaggio del laser è la gamma praticamente infinita dei motivi che è possibile trasferire, da semplici motivi geometrici a vere e proprie fotografie in bianco e nero.

Industria alimentare

L’industria alimentare ha scoperto recentemente l’uso del laser ad anidride carbonica. In questo caso l’applicazione del laser serve a realizzare le lavorazioni direttamente sui prodotti sostituendo l’utilizzo di mezzi meccanici. Ne sono un esempio le applicazioni che vedono l’utilizzo del laser a CO2 per la pelatura di frutta e verdura, l’incisione laser di codici sui gusci d’uovo o l’applicazione di contrassegni su formaggi e salumi.

Digital converting

Il laser si inserisce perfettamente in un processo di fabbricazione digitale. Anzi, possiamo dire che le caratteristiche del laser a CO2 si apprezzano al meglio quando questo è inserito in processi altamente automatizzati.

Un esempio di applicazione di successo è nel processo di lavorazione della carta. Grazie al laser è possibile realizzare sistemi integrati capaci di stampare, fustellare e tagliare la carta delle dimensioni volute, aggiungendo anche dettagli e personalizzazioni di ogni tipo, impossibili con i metodi meccanici usati tradizionalmente in questo settore.

Un particolare tipo di applicazione vede l’utilizzo del laser per la produzione di carte valore e carte di sicurezza. Grazie al laser è possibile aggiungere codici, perforazioni tagli e altri contrassegni identificativi, in modo semplice e veloce.

Industria degli utensili

La produzione di utensili e dell’utensileria in generale può trarre estremo beneficio dall’utilizzo del laser. In questo ambito vediamo ad esempio l’utilizzo dei trattamenti di indurimento superficiale al laser. Questa tecnica consiste nell’esporre la superficie del metallo agli effetti del raggio laser, causando trasformazioni interne alla struttura molecolare che hanno come effetto un aumento della resistenza all’usura dell’utensile.

Industria pannellistica

L’estrema controllabilità è uno dei punti di forza delle lavorazioni al laser. Per l’industria della segnaletica questo aspetto si traduce in un enorme vantaggio. Il laser a CO2 permette di incidere con estrema precisione e definizione scritte, loghi e qualsiasi informazione sui materiali comunemente utilizzati per produrre pannelli e segnaletica di vario tipo. Che si tratti di plexiglass, acciaio o alluminio, con il laser è possibile personalizzare qualsivoglia tipo di pannello o oggetto con scritte e loghi di ogni tipo.

Industria del display

Le lavorazioni laser su PMMA (polimetilmetacrilato) sono uno degli ambiti in cui il laser a CO2 è imbattibile. L’industria dei display ha tratto un grande vantaggio dall’utilizzo del laser a CO2. Il laser infatti è indispensabile nella realizzazione dei pannelli Backlight LGP. Si tratta di pannelli di PMMA che grazie al laser vengono forati a intervalli regolari. Il pannello così preparato è poi illuminato da led che, opportunamente posizionati, creano una superficie illuminata uniformemente. Il principale vantaggio di questi display è che è possibile creare pannelli retroilluminati di grosse dimensioni dal bassissimo consumo energetico. Il laser è indispensabile perché consente di ottenere quella precisione e regolarità che con i tradizionali mezzi produttivi sarebbe molto difficile o molto costoso ottenere.

Industria automotive

Decorazioni delle plastiche, indurimento superficiale dei metalli, microperforazione dei pellami per gli interni, decorazioni delle tappezzerie, saldature, incisione di codici per l’identificazione e la tracciabilità delle parti. Sono alcune delle applicazioni più comuni del laser a CO2 in ambito automotive. In effetti questo settore industriale è stato uno dei primi a introdurre il laser per l’esecuzione delle lavorazioni. E non stupisce quindi che anche il laser a CO2 sia molto utilizzato.

Un laser numerosi utilizzi

In definitiva, il laser a CO2 ha una gamma di utilizzi pressoché infinita. La sua lunghezza d’onda lo rende adatto a eseguire lavorazioni sulla maggior parte dei materiali. Contattaci per maggiori informazioni: potrebbe esserci una soluzione laser al tuo problema!

Digital converting della carta

La lavorazione della carta è uno dei principali ambiti di applicazione del laser a CO2. Il settore della cartotecnica ha tratto grande vantaggio dal diffondersi di questo strumento. Il laser a CO2 offre velocità, efficienza e flessibilità permettendo alle aziende che usano il laser di rispondere alle richieste di un mercato sempre più frammentato.

La lavorazione della carta è uno dei principali ambiti di applicazione del laser a CO2. Il settore della cartotecnica ha tratto grande vantaggio dal diffondersi di questo strumento. Il laser a CO2 offre velocità, efficienza e flessibilità permettendo alle aziende che usano il laser di rispondere alle richieste di un mercato sempre più frammentato. I processi di produzione al laser, inoltre, si inseriscono perfettamente nei processi di stampa digitale, che ormai dominano il settore della cartotecnica.

Un settore che noi di El.En. conosciamo bene. Nel corso degli anni abbiamo aiutato numerose aziende a introdurre i laser nei loro processi produttivi. Abbiamo creato numerosi sistemi per la lavorazione della carta, in particolare per aziende operanti nel settore del packaging.

In questo articolo facciamo tesoro di questa esperienza e diamo una panoramica delle applicazioni laser per la trasformazione della carta.

Laser e carta

La carta fa parte della nostra quotidianità. Non c’è aspetto o attività che non facciano uso di un qualche tipo di materiale cartaceo.

Quando parliamo di carta includiamo un’ampia quantità di materiali. I vari tipi di carta hanno però una composizione simile. A livello microscopico un foglio di carta è costituito da una rete di fibre di cellulosa intrecciate, da un riempitivo, in genere caolino, e da varie sostanze chimiche derivate dal processo di lavorazione.

La struttura chimica della carta si presta bene al taglio con il laser a CO2. Quando il laser interagisce con la cellulosa ne dissolve la struttura molecolare, riducendo il materiale ai suoi componenti fondamentali carbonio, ossigeno e idrogeno.

Questo sistema di lavorazione è molto vantaggioso in quanto permette di risolvere i principali inconvenienti degli strumenti tradizionali per il taglio della carta.

Innanzitutto il laser offre flessibilità. Uno dei metodi per tagliare la carta si serve di fustelle. Ogni fustella può essere utilizzata per ottenere una sola forma di taglio. Per ottenere una nuova forma bisogna creare una nuova fustella\, con un notevole dispendio economico. Questo pone un limite alle lavorazioni che ogni azienda può accettare: se il lotto di produzione non ha un numero di pezzi sufficienti a ripagare il costo della nuova fustella\, diventa economicamente svantaggioso produrla.

Il laser invece permette una grande flessibilità in quanto tutto il sistema di taglio è controllato via software in maniera digitale. Modificare la forma da tagliare richiede semplicemente un intervento via software. Diventa quindi economicamente sostenibile la lavorazione di piccoli lotti di produzione.

Il taglio meccanico ha un altro inconveniente. L’utilizzo di lame è un altro dei metodi usati per tagliare la carta. Questo meccanismo di taglio produce polvere e residui i quali non sono compatibili con i moderni processi di stampa digitale\, ormai predominanti. Questo significa che è necessario separare le fasi di stampa dalle fasi di taglio.

I processi di taglio laser invece producono pochissimi residui e sono quindi compatibili con i processi di stampa digitale. Non solo, il laser è un processo completamente digitale. Può quindi essere facilmente utilizzato in sistemi integrati che possono eseguire in un solo passaggio tutti i processi produttivi richiesti dall’industria cartotecnica.

Un altro problema dei mezzi meccanici è la qualità del taglio che si può ottenere. Le lame comportano il rischio di creare tagli irregolari o di scarsa qualità. Molte applicazioni, in particolare nel settore del packaging, richiedono invece tagli estremamente precisi. I contenitori per prodotti alimentari liquidi ad esempio devono avere dei bordi perfettamente sigillati, dove cioè non ci sono fibre libere e sporgenti. Il taglio laser permette di ottenere questi risultati poiché durante il processo di taglio il calore sigilla i bordi di taglio.

In base a quanto abbiamo detto l’utilizzo del laser risulta vantaggioso in situazioni che l’utilizzo del taglio meccanico avrebbe reso economicamente non sostenibili. Ecco qualche esempio:

  • necessità di eseguire tagli di grande qualità e precisione
  • volumi di produzione inferiori 1000 pezzi
  • necessità di creare sistemi di produzione integrati di stampa e di taglio digitali
  • necessità di eliminare gli scarti per l’elevato costo dei mezzi di produzione
  • esecuzioni di lavori su misura
  • esecuzione di tagli particolarmente complessi

Alcune applicazioni del taglio laser su carta

Sarebbe difficile farne un elenco completo delle applicazioni del laser su carta. Molte di queste lavorazioni erano eseguite anche con i mezzi di taglio meccanici. Il laser ha permesso però di eseguire con molta semplicità lavorazioni che prima non erano possibili o erano molto difficili da eseguire.

Ne sono un esempio i tagli parziali sulla superficie che consentono di creare imballaggi con caratteristiche avanzate come easy-opening o apri/chiudi. Questo tipo di applicazione è particolarmente richiesta in ambito alimentare. Grazie ad esse si possono creare confezioni che non necessitano di particolari utensili per essere aperte e aggiungono quindi valore al prodotto stesso.

Conclusione

Le sorgenti laser a CO2 sono ideali per la lavorazione della carta. Il laser a CO2 interagisce perfettamente con la composizione chimica dei materiali cartacei. Utilizzarlo in questo settore è molto vantaggioso. Come si può immaginare però, le possibili implementazioni sono numerose.

Noi di El.En. siamo esperti nelle applicazioni del laser a CO2 per l’industria cartotecnica. Possiamo mettere le nostre competenze al tuo servizio. Contattaci per informazioni o per un preventivo gratuito.